8 Marzo: Giornata Internazionale Della Donna

Quel mattino camminavo velocemente verso scuola, senza aver neanche la benché minima percezione di dove le onde del mare dei miei fanciulli mi avrebbero portato nel pomeriggio.

In realtà non lo so mai ma quel giorno men che meno.

Avevo in programma di cominciare un lavoretto per la ricorrenza dell’8 marzo (un porta-pastiglie con un rametto di mimosa realizzato con una scatoletta dei formaggini, scovolini verdi e pompon gialli) e dire giusto giusto due parole.

In fin dei conti, han solo sette anni, pensai.

Durante l’intervallo della mensa, mentre applicavo ai vetri la scritta “8 marzo” e improbabili rami di mimosa di carta, arriva la prima domanda:” Maestra, cos’è l’8 marzo?”

“È una giornata dedicata alle donne alle quali si regala un rametto di mimosa”, spiegai.

“Perché proprio di mimosa?”

“Perché è una pianta che fiorisce proprio in questo periodo”.

Sul momento, le domande finirono lì ma altre erano in agguato.

Nel pomeriggio si scatenarono.

“Cos’è la “Festa della Donna”?”

Tirai un sospiro e cominciai, mentre lottavo contro la colla a caldo.

“Innanzitutto, non si chiama “Festa della Donna”, ma “Giornata Internazionale della Donna”. Non si festeggia solo in Italia, ma in quasi tutto il mondo”.

“In tutto il mondo?”, dissero, sgranando gli occhi. “Ma allora è una cosa importante! E perché si fa?”

Cavoli, questa non l’avevo proprio prevista e, onestamente, non potevo mettermi a parlare della politica e della società del secolo scorso, delle conquiste sociali, delle discriminazioni e delle violenze a cui erano (e sono) giornalmente sottoposte moltissime donne in ogni angolo del mondo!

D’altra parte, neanche la storiella del famoso incendio alla inesistente fabbrica “Cottons” era narrabile, quindi optai per un più soft: “Nasce dalla necessità di far capire a tutti che le donne non sono esseri inferiori rispetto agli uomini, ma nascono uguali nei diritti e nei doveri”.

“Maestra, scusa, ma chi sono le donne a cui daremo il nostro scatolino?”

“Le vostre mamme”

“Le mamme sono donne?” mi chiesero increduli.

Sorrisi. “Eh sì!”

“Ma allora hanno un valore in più, se sono anche donne!”

Bene, il seme è stato lanciato. Col tempo, vedremo se fiorirà.

Per adesso, auguri per la “Giornata internazionale della Donna” a tutte le donne + IVA (Indice di Valore Aggiunto)!

La maestra Luisa Alessio e i bambini della 2° C